Superficie:
730.000 mq
Quota s.l.m.:
245 m
Profondità massima:
14 m
Bacino
idrografico:
Fiume Sarca
Mediamente
assai poco profondo (meno di 8 metri) e di modeste dimensioni (670mila metri
quadrati), il Lago di Toblino è conosciuto come uno degli specchi alpini più
romantici. All'apice di una piccola penisola, infatti, sorge uno splendido
castello (oggi adibito a ristorante) che conferisce al lago una singolare
atmosfera d'altri tempi. Nel lago, inoltre, spiccano alcuni isolotti frequentati
da alcuni splendidi esemplari di uccelli migratori. La dolcezza e la regolarità
della riva occidentale, in cui si estendono a terrazzamenti i vigneti,
contrastano con il brullo paesaggio della riva orientale (biotopo provinciale)
ricoperto da bosco secolare misto. Le sponde sono coperte in maggior parte da
canneti dove trovano rifugio diversi tipi di palmipedi.
Poco distante dalle sponde del lago di Toblino è diffusa la particolare
produzione di vino dolce e liquoroso: "Vin Santo".
Un tempo la sua estensione doveva essere probabilmente molto maggiore, forse
addirittura fino alle propaggini della valanga delle Marocche situata a
meridione (180 milioni di metri cubi). Secondo la tradizione pare che Attila, il
terribile capo degli Unni, abbia piantato da qualche parte attorno al lago una
quercia in segno e ricordo del proprio passaggio. Originato dallo sbarramento
causato dal conoide di direzione formato dal fiume Sarca all'uscita dalla
stretta Gola del Limarò, il lago ha subito in questo secolo profondi mutamenti
ambientali, idrici e biologici, a causa dell'immissione a scopo idroelettrico
delle acque provenienti dal lago di Molveno. Le acque fredde e scure, soggette a
continui variazione del livello, ne sconsigliano la balneazione. http://www.valledeilaghi.it/
Castel
Toblino si trova in uno dei
luoghi più ameni non solo della Valle dei Laghi ma di tutto il Trentino.
L'immagine romantica del castello che si specchia nelle verdi acque del lago è
ormai famosa nel mondo. Deve la sua fama alla singolare posizione e al
bellissimo ambiente che lo circonda ma anche alle tante e cupe leggende che in
quel parco e tra quelle mura hanno trovato fertile terreno su cui nascere e
svilupparsi. La leggenda dice che sullo sperone roccioso su cui sorge ora il
castello abitavano le fate, alle quali fu dedicato nel III secolo un tempietto,
nominato su una lapide murata nel portico del castello: secondo l’archeologo
Paolo Orsi è un esempio "unico nel suo genere nella realtà epigrafica
romana". La funzione magico-religiosa fu ben presto soppiantata da quella
militare-strategica e in luogo del tempio sorse così un arcigno fortilizio per
il cui possesso si scontrarono a lungo i signorotti della zona. Il castello che
possiamo ammirare e visitare oggi è frutto della riedificazione voluta da
Bernardo Clesio nel XVI secolo. Il maniero si trasformò in residenza molto
apprezzata dai Principi vescovi di Trento e in particolare dai Madruzzo. Vi
lavorarono anche alcuni fra gli artisti operanti nel Magno Palazzo del Castello
del Buonconsiglio a Trento.
Gli elementi cinquecenteschi predominanti sono dovuti alla successiva
trasformazione (porticato e loggiato del cortile, archi a tutto sesto) voluta da
Gian Gaudenzio Madruzzo. Dell´impostazione medioevale si individua la muratura
a ponente e la torretta a nord - ovest dell´attuale perimetro. La torre
cilindrica, quasi emblema del castello, si sviluppa per una altezza di 20 metri,
tanto da essere considerata un vero mastio, a rafforzamento del recinto che
chiudeva la sommità dello scoglio fortificato. http://www.girovagandointrentino.it/
... Castel Toblino ...
... entrata del Castello, ora ristorante ...
Lago
di Lagolo
Albergo
Floriani
Lago
di Cavedine
Lago
di Toblino
Lago
di Terlago
Lago
di Santa Massenza
Lago
di Molveno
Laghi
Lamar
Altopiano
delle Viote