Un ragazzo d'oro…

Forse mai ragazzo fu più idolatrato e celebrato di Alessandro del Piero.
Pagine e pagine di giornali con la sua storia raccontata in tutti i modi, interviste ai suoi genitori, ai suoi amici, ai suoi compagni di squadra… non c'è che dire, Del Piero sta rispondendo in pieno a tutte le aspettative che aveva creato.
L'unico timore è che si possa montare la testa… che questa celebrità possa essere un'arma a doppio taglio per il ragazzo di San Vendemmiano che ha preso il posto di Roberto Baggio nel cuore di tutti i tifosi juventini...
Ma dobbiamo sinora dire che Alex se l'è cavata molto bene anche con la sua popolarità… che le sue spalle, solo apparentemente fragili, si sono rivelate sufficientemente robuste per sopportare il peso della sua precoce notorietà.
Quando nel 1993 arrivò a Torino, Alex era uno dei tanti giovani che si affacciavano alla serie maggiore in una Juventus super-rinnovata.
Giocò poco, ma la sua classe già brillava…
L'anno successivo è stato quello della consacrazione. Del Piero è stato uno dei protagonisti dello scudetto bianco-nero… ha messo lo zampino in tante azioni importanti, segnando goal fondamentali per la conquista del tricolore…
La Juventus, insomma, si è trovata in casa il suo personalissimo gioiello…
Del Piero sa che gli occhi di tutti sono puntati su di lui… Alex sa quanto è importante il suo rendimento nel gruppo, partita dopo partita…
Il calcio sa essere subdolo: può celebrarti oggi e ricacciarti nella polvere domani… per questo Alex cerca di non dar troppo peso a tutti gli elogi che gli vengono fatti… ha già ben capito come funzionano certi meccanismi e sa che adesso la squadra conta molto sul suo apporto… ma deve comportarsi come ha sempre fatto e mantener viva nel suo cuore quella grande passione che lo ha portato a diventare una grande realtà del calcio italiano, quella passione nata quando c'era Michel Platini in campo…

Primi calci…

Alessandro del Piero è nato a Conegliano Veneto il 9 novembre 1974, secondogenito di mamma Bruna e papà Gino, che lavorava all'Enel. Suo padre è un appassionato del calcio, sport che ha anche praticato, seppur a livello amatoriale, ed è sempre stato uno juventino D.O.C.
Anche il fratello maggiore Stefano ha giocato a calcio ma è stato meno fortunato… dopo aver militato nella Sampdoria è stato ceduto a squadre minori finché non ha smesso del tutto.
E' stato proprio Stefano il primo a scoprire le doti di Alessandro, quando un giorno vedendolo giocare vicino a casa disse alla madre: "Alex finirà sui giornali, è un vero fenomeno…". Furono parole premonitrici, perché Alessandro sui giornali ci è finito davvero!
Sin da bambino ha sempre seguito con grande affetto la Juventus e sopra il suo letto c'era il ritratto del suo idolo: Michel Platini.
Il suo primo campetto di calcio è stato quello "costruito" sotto casa da papà Gino, per le partite serali.
Tra l'orto e la strada c'era una striscia di campo, poi, mise delle luci vicino alle porte e sul campo, poi attaccò le spine in garage e lasciò la propria auto coi fari accesi…
Erano partite dove tutti si divertivano moltissimo… Alex giocava con i suoi amici d'infanzia Mazzer e Basei…
Il suo primo allenatore che ebbe al San Vendemmiano fu proprio Pierpaolo Mazzer… poi Adriano Buffoni lo segnalò al Padova…
Alessandro aveva solo tredici anni e i suoi genitori avrebbero preferito che prima d'iniziare la carriera calcistica finisse le scuole medie, però il 18 agosto 1988 Romolo Camuffo, responsabile del settore giovanile del Padova, andò a prenderlo a casa e così iniziò la sua avventura di campione.
Pur giocando, ha continuato gli studi… abitava in un appartamento vicino allo stadio insieme ad altri coetanei, ed erano tutti molto seguiti anche negli studi.
Nel Padova Alessandro si fa conoscere presto; lo stesso direttore sportivo biancorosso, Piero Aggradi, si rende conto di avere un vero fenomeno in squadra.
Anche la Juventus incomincia ad interessarsi a lui… e intanto il ragazzo cresce, mantenendo le promesse…
Gioca le sue prime partite in prima squadra nel campionato di serie B 1991/1992 a diciassette anni… gioca anche nel torneo di Viareggio e si fa valere…
L'anno successivo disputa dieci incontri di campionato, segnando anche un goal…
Incomincia ad essere uno dei giovani più seguiti dagli operatori…

Un astro nascente…

Alessandro, che è un ragazzo che sa mantenere le sue promesse, riesce a prendere il diploma da ragioniere, completando così i suoi studi in maniera soddisfacente.
Il più grosso regalo che potesse fare a mamma Bruna e a papà Gino, che tanti sacrifici avevano fatto sia per fargli proseguire gli studi sia per farlo giocare a pallone…
Nei suoi sogni di ragazzo c'era la Juventus ed è proprio la società bianconera ad acquistarlo dal Padova, al termine della stagione 1992/1993.
La Juventus si accorda sull'acquisto di questo ragazzo dopo l'ok di Boniperti, che lo aveva fatto giocare e segnare.
Il dirigente bianconero si lasciò scappare una battuta al momento dell'acquisto del giovane Alex… una battuta scherzosa, che però la dice lunga sul suo pensiero: " Il Milan ha Van Basten? E noi abbiamo Del Piero!"
Alessandro comunque fa parte della truppa di giovanissimi che affollano la rosa bianconera del campionato 1993/1994… era felicissimo: giocare nella Juventus era il suo più grande sogno!
Ma non lo considera un punto di arrivo… bensì un punto di partenza!
E poi tutti dicono che, col talento che si ritrova, sarebbe meglio per lui che giocasse, mentre finché resterà alla Juventus sarà ben difficile che riesca a farlo, c'è troppa concorrenza per quel ruolo…
Lui però non demorde, ci tiene troppo a sfondare in bianconero, e anche se si rende conto che la cosa più saggia sarebbe quella di andare a giocare in una serie minore, resta a Torino.
Il debutto in serie A di Alessandro avviene il 12 settembre 1993, in Foggia-Juventus 1-1.
Nel campionato 1993/1994 non gioca moltissimo, solo undici partite, segnando comunque cinque goal…
Il primo goal lo segna contro la Reggiana, la domenica successiva al suo esordio… ma resta storica la tripletta che segna al Parma il 20 marzo 1994, in gara vinta dai bianconeri per quattro a zero.
Alla fine della stagione il bilancio è più che positivo…
Tra maggio e giugno, però, la destinazione 1994-1995 di Del Piero sembra essere al Parma… forse i gialloblù hanno deciso di prendere in prestito il ragazzo per evitare altre brutte sorprese…
Ma poi tutto viene lasciato cadere nel vuoto… con grande gioia Alex resta a Torino.
Lui ancora non lo sa, ma sta per vivere una stagione trionfale che lo consacrerà a livello europeo come una delle "stelle" più brillanti del firmamento calcistico…

Scudetto e coppa per Alex…

All'inizio della stagione 1994/1995 Alessandro Del Piero non è più un giovane da scoprire… alla Juventus lo conoscono e sanno cosa può dare…
Le occasioni per mettersi in mostra sono tante, la Juventus è impegnata su tutti i fronti: campionato, Coppa Uefa e Coppa Italia.
Alex, ancora una volta, mantiene tutte le sue promesse… e anche di più…
La Juventus deve fare a meno di Roberto Baggio, infortunato per molti mesi, e Del Piero lo sostituisce egregiamente…
Il primo goal della stagione Alex lo segna in Coppa Uefa, contro il CSKA Sofia, nella gara d'andata, mentre la prima rete in campionato la realizza contro il Napoli, al San Paolo.
In tutto segnerà otto goal in campionato, di cui uno su rigore…
In alcune partite recita il ruolo del protagonista assoluto, trascinando al sua squadra alla vittoria.
Ad esempio contro la Lazio a Roma (due suoi goal e successo bianconero 4-3), o quando segna un goal da cineteca contro la Fiorentina il 4 dicembre 1994, regalando alla sua squadra un successo importantissimo e insperato.
Alessandro partecipa a tutte le competizioni che vedono la Juventus protagonista e vede la squadra crescere partita dopo partita, goal dopo goal…
La Juventus incanta e da spettacolo, spesso riesce a strappare il risultato senza troppo sforzo… è una Juve lottatrice e arrembante, con un gruppo fortissimo e molto unito…
Alla fin, sfugge soltanto la Coppa Uefa.
Lo scudetto e la Coppa Italia 1994/1995 sono bianconeri…
Il suo momento d'oro prosegue anche nella stagione successiva, la prima da titolare…
Se in campionato la Juventus cede lo scudetto al Milan, in Champions League i bianconeri non falliscono e Del Piero è proprio l'artefice del primo successo europeo.
I suoi goal incantano l'Europa e gli valgono il quarto posto nella classifica del Pallone d'Oro.
Ora l'astro nascente Del Piero non è più tale… in mezzo a mille elogi è cresciuto… il gioiellino è diventato una realtà e illuminerà la Juventus anche dopo il 2000…

Del Piero in azzurro…

Il bianconero e l'azzurro sono i colori che gli hanno donato di più…
Alessandro ha sempre avuto un buon rapporto con la maglia della nazionale.
Ha fatto tutta la trafila nelle rappresentative giovanili sino all'Under 21 di Cesare Maldini, che ha sempre avuto una grande stima per lui.
Del Piero ha esordito con l'Under 21 il 20 gennaio 1993 (diciott'anni da poco compiuti) in gara contro la Romania.
Di lui Cesare Maldini dice che sarà la punta del futuro… il tecnico l'ha sempre visto più come attaccante che come numero dieci…
"E' un giovane di grande talento che cerca di farsi strada", disse un giorno il ct… e di strada ne ha fatta parecchia questo ragazzo dalla classe limpidissima…
E' del marzo 1995 la prima convocazione di Alex nella nazionale maggiore.
La voce di un suo ingresso nel gruppo azzurro circolava da tempo, ma lui non si aspettava tanto presto una chiamata da parte di Arrigo Sacchi.
Si trovava proprio con l'Under 21 quando ebbe la notizia della convocazione… una grandissima soddisfazione anche per il suo "maestro" Maldini.
A tutto ciò si aggiunge anche il servizio militare e Alex veste così per un anno anche la maglia della nazionale con le stellette, di cui diventa ben presto il leader.
Alessandro si è inserito bene anche nel gruppo della nazionale maggiore, ha trovato giocatori che già conosceva, oltre ai compagni di squadra della Juventus.
Sacchi gli ha dato fiducia e lui ha risposto sul campo con ottime prestazioni…
Gli europei inglesi del 1996 non sono stati fortunati per Alex, così come per la squadra azzurra, ma il bianconero continua a costituire una pedina importantissima della selezione italiana.
La sua fantasia e il suo estro sono ritenuti fondamentali dal tecnico azzurro Sacchi, che cerca costantemente di trovare la giusta posizione in campo per Del Piero, cosa non facilissima, vista l'atipicità del giocatore…

Dicono di lui…

Di Del Piero è sempre stato detto molto, anche troppo per la verità…
I giudizi sono tutti positivi e forse per questo si rischia di essere perfino noiosi.
Piero Aggradi, il direttore sportivo che lo ebbe al Padova, lo paragonò a Van Basten, considerandolo più che altro una punta.
Franco Causio, detto "il barone", una delle bandiere juventine, fu uno dei primi a comprendere le qualità di Alex: "Feci una relazione su di lui, ovviamente positiva. Non ci volle molto per capire che questo giovanissimo poteva essere uno di quelli che fanno la differenza!"
Più tardi Causio ebbe occasione di osservarlo mentre giocava nella Primavera e disse: "Alessandro assomiglia un po' a Baggio prima maniera. Non troverei affinità con Paolo Rossi, che era più rapinatore d'area".
Più che lusinghiero anche il giudizio di Roberto Bottega: "Del Piero ha mantenuto le promesse, ha tutte le qualità per far bene, e tutte le qualità, alla sua età, sono migliorabili".
Fu Arrigo Sacchi ad avvertirlo che troppi elogi erano un po' pericolosi, e lo disse con una battuta: "Se Del Piero crede a tutto quello che è stato scritto su di lui, farà fatica a diventare un bravo giocatore".
Alessandro ha saputo seguire il consiglio del ct azzurro, così si è meritato successivamente la convocazione in nazionale.
Del Piero non è tipo che si monta la testa, ma le cose che gli fanno più piacere sono i complimenti di chi se ne intende… come quelli del mister che lo lanciò in serie A, Trapattoni, il quale gli telefonò all'indomani della tripletta segnata contro il Parma e gli disse: "Sei bravissimo, meriti grande stima. Continua a giocare così e tutte la porte si apriranno davanti a te".
Dello stesso parere è Gianni Rivera: "Basta che Del Piero continui a giocare con questa determinazione e potrà raggiungere traguardi di prestigio. Ha dimostrato di poter sostituire Baggio… possiede tutti i numeri per inserirsi come rifinitore in una grande squadra come la Juventus".
Rivera sembrò addirittura predire l'addio di Baggio alla Juventus, perché dopo il famoso goal segnato da Alessandro alla fiorentina dichiarò che "ora in casa Juve hanno problemi di coesistenza. Del Piero non può aspettare che Baggio stia male per andare in campo, e vederli insieme sembrava difficile. Sarebbe meglio dunque che uno dei due cambiasse squadra…"
Quel goal realizzato alla Fiorentina valse allo juventino anche i complimenti di un altro funambolo del calcio, Dejan Savicevic, il quale disse che solo un fenomeno poteva compiere un gesto spettacolare come quello.
E Del Piero mentre gli riferivano il giudizio si commosse…

Le sue qualità…

Senza ombra di dubbio Alessandro Del Piero è potenzialmente il miglior prodotto del nostro calcio degli anni Novanta…
A soli 22 anni ha già vinto moltissimo da autentico protagonista, segnando goal "pensati" e bellissimi.
Come dicevamo, c'è chi lo avvicina più a Van Basten, e chi al suo ex compagno Roberto Baggio… per la verità lui non è molto dell'idea…
Anche se essere avvicinato a questi grandi campioni gli fa piacere, lui preferisce essere Del Piero e basta.
Del suo paragone con Baggio dice solo: "Ho la sua stessa altezza e porto il suo steso numero di scarpe".
Tra i suoi pregi c'è anzitutto il talento di cui lo ha fornito madre natura…
Il ragazzo, insomma, ha grande classe!
C'è chi afferma, tra l'altro, che il suo tiro ricorda quello di Platini… un paragone che non può non piacere a Del Piero, che è sempre stato uno dei tifosi più accaniti del grande francese.
Quando è in giornata, Alex può rivelarsi pericoloso sia sotto porta che come rifinitore… il suo fiuto del goal è quello dell'attaccante di razza, ma ha anche la capacità di trasformare in un prezioso assist l'azione più insignificante…
Ma lui, Alessandro, cosa pensa di se stesso??? Si sente una punta, che cerca il goal con giocate di fantasia… si fa trovare pronto quando c'è bisogno e in campo cerca di non pensare alle responsabilità che gravano su di lui…

Un ragazzo da Juventus…

Notizie su notizie: tutti vogliono sapere qualcosa di più su Alessandro Del Piero… è l'uomo della Juventus…
I suoi primi anni juventini, circondato com'era di attenzioni, di giornalisti che volevano intervistarlo, Del Piero cercava spesso di scappare… troppi riflettori puntati su di lui non gli piacciono… non che non abbia nulla da dire, ma il suo carattere è un po' chiuso, parla poco e invece i mass media vogliono sapere tutto di lui…
Il suo non è un carattere estroverso… quando gli venne data la notizia della sua convocazione in nazionale alla fine di marzo, Alessandro non mostrò la sua gioia, anche se il cuore gli saltava dentro per l'emozione…
Nelle sua famiglia riesce ad aprirsi maggiormente… col fratello per esempio… i due sono legatissimi. Stefano è stato il primo a credere in lui e a prenderlo sotto la sua ala protettrice. Così, nonostante la notevole differenza d'età (nove anni), è cresciuta la loro amicizia… che persiste anche ora. Stefano ha smesso di giocare, è sposato, Alessandro gioca nella Juventus come una superstar, ma se c'è qualcuno con cui deve confidarsi, il "cucciolo" di casa Del Piero si rivolge al fratello maggiore.
Alessandro si è presentato all'inizio della sua terza stagione in bianconero coi capelli corti per via della naja…ora appare più uomo, e non solo per i capelli… è più pronto ad affrontare le suo nuove responsabilità in campo e fuori…
L'entusiasmo e la passione che lo animano fanno capire che non è affatto spaventato…
Del Piero è un ragazzo serio: un tipo ordinato che a Padova sorprendeva tutti per il suo atteggiamento, compresi i suoi stessi allenatori.
Davanti a queste affermazioni Alessandro sorride: "Ehi, andiamoci piano, a questo punto potrei essere scambiato per una 'pizza'. Non è così, quando sono in compagnia sono anch'io un casinista".
E' vero, Alex sta davvero bene in compagnia…fa parte del gruppo, si sente uno di loro.. un ragazzo da Juve!

In privato…

Alessandro Del Piero da ragazzino faceva il tifo per la Juventus come il papà e il suo idolo era Platini…
Ma non c'è solo il calcio nella vita di Alessandro, anche se è stato il filo rosso che ha accompagnato i suoi primi vent'anni…
Uno dei suoi hobby è la musica, che ascolta spesso, specialmente quando è in macchina.
Non è particolarmente pigro, ma svegliarsi tardi, quando può, non gli dispiace.
Alex è un ragazzo felice e vive serenamente la propria avventura di calciatore.
Non è tipo che fa follie: le discoteche non gli piacciono gran che, conosce i rischi di una vita sregolata e preferisce vivere in maniera tranquilla… un buon film alla televisione, qualche programma sportivo, tutt'al più una cena coi compagni di squadra giovani e scapoli come lui… niente più…